Il ricalcolo dell’assegno di divorzio per l’ex coniuge che perde il lavoro può essere richiesto e ottenuto se viene dimostrato che la perdita di lavoro comporta un significativo cambiamento delle condizioni economiche.

Con la recente Ordinanza n. 2653/2021, la Corte di Cassazione ha affermato che se l’ex moglie non si attiva per cercare un nuovo lavoro, pur essendo in condizioni di farlo, può perdere il diritto all’assegno di divorzio.

La Corte ha infatti chiarito che la perdita del lavoro da parte della ex moglie non comporta automaticamente il diritto a un aumento dell’assegno di divorzio (Divorzio. La sentenza della Corte di Cassazione sul trasferimento della moglie con i figli, lontano dal marito.), soprattutto se la perdita del lavoro è considerata temporanea o se la moglie non dimostra un concreto impegno nella ricerca di una nuova occupazione.

Inoltre, la Corte ha respinto la richiesta di aumento dell’assegno divorzile quando la perdita del lavoro dell’ex moglie è stata ritenuta un comportamento strumentale o fraudolento per ottenere un beneficio economico maggiore.

Pertanto, per ottenere una revisione dell’assegno divorzile, a seguito della perdita del lavoro, è fondamentale dimostrare che la perdita è reale, non voluta, e che l’ex coniuge sta cercando fattivamente una nuova occupazione.

In assenza di queste condizioni, il giudice potrebbe rigettare la richiesta o addirittura ridurre l’assegno (Il diritto dell’assegno di divorzio del coniuge dopo una nuova convivenza).