In ogni giudizio di separazione, divorzio o divisione di genitori non coniugati il principale nonché primario obiettivo del Tribunale è quello di tutelare il benessere psicofisico dei minori.

Quest’ultimi sono sempre posti al centro del procedimento di separazione, divorzio e divisione di coppie non coniugate. Ogni genitore deve essere consapevole che tali giudizi hanno inevitabilmente delle ripercussioni sui propri figli.

Occorre pertanto tenere in considerazione che, a prescindere dal grado di conflittualità tra i genitori, i minori vivono una sofferenza generata dalla crisi familiare. Assistere alla divisione dei propri genitori cagiona, già di per sé, un malessere ai figli.

È quindi opportuno evitare la strumentalizzazione dei minori all’interno del procedimento di separazione, divorzio e divisione di coppie non coniugate. 

Purtroppo, accade di frequente, che i genitori al fine di trarre maggior vantaggio dal giudizio tengono condotte inadeguate che danneggiano l’interesse dei figli.

Uno dei comportamenti che spesso i genitori irresponsabilmente adottano è quello di ostacolare o impedire al genitore non convivente con il figlio di poter incontrare il minore.

Il diritto alla bigenitorialità deve essere sempre garantito alla prole. 

È importante evidenziare che tra i requisiti di idoneità genitoriale rileva anche la capacità di preservare la continuità delle relazioni parentali con l’altro genitore a tutela del diritto del figlio alla bigenitorialità ed alla crescita equilibrata e sana.